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Vibo Marina è una frazione di circa 8.876 abitanti del comune di Vibo Valentia in Calabria, situata sul mar Tirreno nel golfo di Sant'Eufemia. Il territorio della frazione corrisponde con la IV circoscrizione del comune di Vibo Valentia.

In località Trainiti poco distante dalla vicina Portosalvo, in un'insenatura sorgevano già nel neolitico degli approdi per il commercio dell'ossidiana, con la colonizzazione greca nello stesso posto, verrà costruito il porto di Hipponion, fra il 294a.C. e il 289 a.C. esso sarà rafforzarto da Agatocle che aveva conquistato la polis. In epoca romana, il porto ulteriormente ingrandito è utilizzato come base navale durante le guerre puniche, macedoniche e le guerre civili. Nel VI -VII secolo era ancora attivo come testimoniano le lettere di San Gregorio Magno al vescovo di Vibona; in località Trainiti sono visibili a pelo d'acqua i resti dell'antico porto, in particolare l'antemurale che si protende per circa 500 metri dalla costa. Nell'abitato di Vibo Marina invece, era presente un attracco minore, con un insediamento. L'abitato del porto smette di essere frequentato nel VII secolo, la vita riprenderà nell'XI con i Normanni.

I primi insediamenti del nucleo urbano moderno risalgono ai primi anni dell'800, quando presso la Baia di Santa Venere ormeggiavano bastimenti ed imbarcazioni legate alle numerose attività della pesca del tonno (numerose le tonnare attive presenti lungo la costa vibonese denominata "Costa degli Dei") e alla commercializzazione del legname delle vicine Serre. La successiva costruzione di un molo, subito dopo l'Unità d'Italia implementò lo stanziamento di diverse famiglie che andarono formando poi la prima comunità. L'arrivo della ferrovia (nel 1889) e la costruzione di ulteriori infrastrutture portuali, accelerarono il processo di crescita urbana ed industriale che vide intorno agli anni 50-60 del secolo scorso il suo apice. La presenza di numerose industrie (Nuovo Pignone, Italcementi, Snam, Agip, Meridionale Petroli, ecc.), fece intravedere il miraggio di una industrializzazione che doveva portare e diffondere il benessere. Fu solo una illusione che lasciò prostrato il territorio disseminato di capannoni industriali a danno di un turismo mai decollato.

Vibo Marina in origine era chiamata Porto Santa Venere ed una leggenda narra che il nome le fu dato da un pescatore del luogo che scoprì sulla spiaggia la statua di una donna sdraiata ed identificata con Santa Venere. La statua, in realtà una copia romana di Arianna dormiente, trova posto su un basamento all'incrocio tra il Lungomare Cristoforo Colombo e Corso Michele Bianchi.

L'antico nome di Porto Santa Venere venne poi modificato a partire dal 1931 (primo documento in cui si riporta tale denominazione) in Vibo Marina (il capoluogo aveva mutato il nome da Monteleone Calabro in Vibo Valentia nel 1928).

(Fonte Wikipedia)

(Foto Pasquale Marcellini)